Infermiere aquilano nelle operazioni di salvataggio della speleologa 25 enne

È l’infermiere aquilano Fabio Capulli, che nei giorni scorsi ha partecipato con successo alle operazioni di salvataggio della speleologa 25enne  rimasta intrappolata nella grotta del Falco (Salerno).

Fabio Capulli, classe 1987, dopo essersi laureato come infermiere a L’Aquila, città in cui è nato, e dopo aver conseguito due master, uno in coordinamento e l’altro in terapia intensiva e dell’emergenza, ha arricchito il suo bagaglio lavorativo con esperienze negli Ospedali di Bologna e Foligno, dove lavora attualmente presso l’UOC di Rianimazione.

A tutto questo si aggiunge l’impegno nel gruppo dei Volontari Abruzzesi di Protezione Civile (Vapc) e quello per il  Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria.

È la sera del 14 agosto quando riceve la chiamata da parte del Soccorso Alpino e Speleologico che avvisa i membri dell’intervento in Campania per soccorrere e salvare la giovane speleologa bloccata nella grotta del Falco a Corleto Monforte.

Fabio è tra i pochissimi infermieri italiani a far parte di questa sezione, da lì la decisione di partire verso Salerno per unirsi alle operazioni di salvataggio.

Giunto sul posto, dopo oltre 11 ore di operazione, si è calato per circa 130 metri di profondità della terra fino a  raggiungere e salvare la ragazza intrappolata.

Ma per Fabio, la missione a Corleto Monforte è solo l’ultima di una lunga serie di interventi alpini e speleologici.

Racconta che la decisione di entrare a far parte del Servizio Alpino e Speleologico nasce dall’amore verso la montagna e le grotte e che il suo valore aggiunto è il lavoro quotidiano nel reparto di Rianimazione.

Il suo motto? “Non è finita fino a quando non è veramente finita”