
Cara L’Aquila,
sono passati dieci anni da quella terribile notte in cui ti sei ferita,
quella notte eterna che ha strappato la vita a tanti e che ci tiene legati al passato.
Dieci anni di dolore, di preghiere, di sogni e di speranze.
Sei una città forte e coraggiosa e tanto ci hai insegnato in questi anni.
Hai conservato la purezza di una piccola città, hai nutrito un cuore fiero e curato gli animi della tua gente.
Ci hai mostrato che casa è dove c’è unione
che non c’è futuro senza passato,
che non esiste rinascita senza distruzione.
Cara L’Aquila,
sono passati dieci anni, e vogliamo dirti che stiamo rinascendo con te
e che ti regaleremo il più bello dei futuri.
I tuoi infermieri