
Cosa bisogna fare se qualcuno sta male? Per prima cosa non tirarti indietro, chiama subito il 118, riconosci un arresto cardiaco, inizia le manovre salvavita. Questi quattro step sono contenuti in una applicazione di Facebook che dà la possibilità a tutti, giovani e non, di diventare un ‘Supereroe del 118′.
Il progetto ideato dalla Regione Lombardia e Azienda regionale emergenza urgenza (Areu), finanziato con fondi Agenas (Ministero della Salute) e realizzato in partnership con il portale www.pazienti.it.
Sono contenute tutte le informazioni sul primo soccorso, e vengono messe a disposizione dei ragazzi e degli adulti, in forma semplice ma scientificamente esatta, sul web e sui social network.
Il progetto, primo in Italia, è stato presentato dall’assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani e dal direttore generale di Areu, Alberto Zoli. Era presente anche Mario Melazzini (dirigente della Programmazione della DG Sanità). Con l’utilizzo di un gioco sul web, utilizzato da moltizzimi giovani, vengono messi a disposizione molti elementi informativi (come è il 118 e come è organizzato), elementi di condizione e collaborazione e le simulazioni di diversi eventi, per allenare le persone che lo vogliono a eseguire correttamente delle manovre che garantiscono la circolazione del sangue e dell’ossigeno al cervello, in attesa dell’ arrivo di un mezzo di soccorso.
L’obiettivo da raggiungere è di garantire la sopravvivenza. Con le giuste indicazioni, tutti siamo in grado infatti di fare qualcosa: il massaggio cardiaco, ad esempio, e la respirazione.
In questo modo si creano sul territorio tanti centri di soccorso quanti sono i cittadini della Lombardia.
Sia l’applicazione di Facebook che le altre informazioni sono rintracciabili sul sito www.pazienti.it/soccorso, raggiungibile anche attraverso il sito di Areu (www.areu.lombardia.it).
L’importanza di rivolgersi in particolare ai giovani attraverso il web è data dall’elevata presenza di giovani che hanno un profilo su almeno un social network.
E’ un’idea brillantissima, che Areu ha avuto.