Evento ECM – GLI ATTI DI VIOLENZA SUGLI OPERATORI SANITARI: ANALISI DEL FENOMENO E STRATEGIE DI PREVENZIONE

In occasione della giornata dedicata all’Assemblea degli Iscritti OPI AQ è previsto un evento gratuito, accreditato ECM, dal titolo

“GLI ATTI DI VIOLENZA SUGLI OPERATORI SANITARI: ANALISI DEL FENOMENO E STRATEGIE DI PREVENZIONE”

25 MARZO 2023

ore 08.30 – 16.00

Presso la sede dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di L’Aquila

Via Ulisse Nurzia, 26 – L’Aquila

ID Evento 380234                                                                                   Crediti ECM 5,2

 

ISCRIVITI QUI

 

 

Gli infermieri sono i professionisti della Sanità in assoluto più colpiti dagli atti di violenza sugli operatori sanitari.

L’89% è stato vittima di violenza sul lavoro e nel 58% dei casi si è trattato di violenza fisica: hanno subito violenza in generale sul posto di lavoro circa 180mila infermieri e per oltre 100mila si è trattato di un’aggressione fisica.

Le aggressioni a infermieri sarebbero circa 5.000 in un anno, anche se spesso quelle verbali non sono neppure denunciate, 13-14 al giorno in media. Ma le mancate denunce e gli episodi non rilevati dimostrano che il numero è sicuramente sottostimato e in realtà le violenze, verbali e fisiche, sono almeno 10-15 volte più numerose.

Le conseguenze in un’aggressione ci sono sempre: il 24.8% degli infermieri che ha segnalato di aver subito violenza negli ultimi 12 mesi, riporta un danno fisico o psicologico, e per il 96.3% il danno è a livello psicologico, compromettendo spesso anche la qualità dell’assistenza.

Il 10.8% dichiara poi che i danni fisici o psicologici hanno causato disabilità permanenti e modifiche delle responsabilità lavorative o inabilità al lavoro.

Ma la conseguenza professionale prevalente riguarda il “morale ridotto” (41%) e “stress, esaurimento emotivo, burnout” (33%).

Le cause del fenomeno sono multifattoriali e includono: personale ridotto, elevato carico di lavoro, tipologia di pazienti. I principali fattori di rischio sono negli atteggiamenti negativi dei pazienti nei confronti degli operatori, nelle aspettative dei familiari e nei lunghi tempi di attesa nelle zone di emergenza, che portano a danni fisici, ma anche disturbi psichici, negli operatori che subiscono violenza.

La prevenzione degli episodi di violenza a danno degli operatori sanitari richiede che l’organizzazione identifichi i fattori di rischio per la sicurezza del personale e ponga in essere le strategie organizzative, strutturali e tecnologiche più opportune, diffonda una politica di tolleranza zero verso atti di violenza nei servizi sanitari, incoraggi il personale a segnalare prontamente gli episodi subiti e a suggerire le misure per ridurre o eliminare i rischi e faciliti il coordinamento con le Forze dell’ordine o altri soggetti che possano fornire un valido supporto per identificare le strategie per eliminare o attenuare la violenza nei servizi sanitari.

Solo l’impegno comune può migliorare l’approccio al problema e assicurare un ambiente di lavoro sicuro.

PROGRAMMA

LOCANDINA 25 marzo 23

 

ISCRIVITI QUI

 

MATERIALE DIDATTICO